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Sunday, November 16, 2008

Bobby

Ho appena finito di vedere lo splendido "Bobby", di Emilio Estevez.

Certe persone passano, ma le domande e il bisogno che abbiamo di questi uomini restano.

Speriamo Obama sia all'altezza anche solo del ricordo di Robert "Bobby" Kennedy.
E speriamo che anche qui in Italia arrivino prima o poi persone all'altezza dei nostri bisogni.

Buonanotte

Saturday, November 8, 2008

Al mar non si comanda

Ovviamente l'innalzamento dei mari è solo un'invenzione di un gruppo di scienziati "di sinistra":
http://blogeko.libero.it/index.php/2008/innalzamento-del-livello-dei-mari-evacua

Occhio che la pazienza delle persone ha un limite, specie se le costringi ad abbandonare le loro case di una vita (anzi, più di una: quelli li ci sono da sempre).

Friday, July 11, 2008

Cinque poesie incivili


E io ci aggiungo la mia:
Non ero in piazza, non vi sono ancora sceso...

Thursday, April 3, 2008

"Perchè ho la faccia incazzata?"

Per avere una risposta, guardate il video e leggete attentamente quanto detto qui.

[Trovato grazie a Wittgenstein]

Wednesday, February 27, 2008

Prima di Mezzanotte

È da un po che non posto e quindi colgo l'occasione per raccomandarvi gli Afterhours.
A quest'ora garantiscono essenzialmente (ma non solo) tre cose: Lucidità, Trasporto e soprattutto Buona Musica (quella con le maiuscole).

Se aveste qualcosa in contrario evitate di comunicarmelo: non reagirei bene.

Monday, January 28, 2008

A Cesare quel che è di Cesare

"Ajò... non hai scritto niente su tuo fratello nel sito... itte melone" *

* L'espressione "itte melone", rivolta al sottoscritto, sta ad indicare una persona poco accorta e di solito un po stupidotta. Letteralmente: "che melone [che sei]".

Wednesday, December 12, 2007

"Bipartisan", di Luca Ajroldi.
Non credo di essere mai stato più concorde con qualcuno su qualcosa.

Thursday, September 27, 2007

Una soluzione ai problemi dell'open-source

"Quindi, tutti voi, proponete nuove idee, segnalate bug, dite cosa c’è che non va senza peli sulla lingua, insomma, aiutiamoci ad avere il miglior sistema operativo di sempre. Questo è lo spirito Open Source, aiutare, ognuno con i propri mezzi, anche se non si è programmatori." (oneOpenSource blog)

Tempo fa avevo espresso dei dubbi sul "movimento" Open Source nel mondo Linux, secondo me sempre più influenzato (negativamente) dalle varie "caste" dei progetti che lo compongono.
Bene, con le parole citate in cima a questo post mi sono definitivamente convinto che il movimento Open Source (e quindi anche quello Linux) sia diviso in infinite sfumature che partono e si mescolano a partire da due estremi principali:
  • Un movimento che proviene "dal basso", fatto prima di tutto dagli utenti che utilizzano il software e che contribuiscono enormemente alla "causa" dell'Open Source segnalando bugs e suggerimenti
  • Quello che proviene "dall'alto", fatto delle elite di sviluppatori che si formano intorno ai progetti Open più importanti (soprattutto il kernel Linux, ma non solo)
Quello che mi pare di capire è che la corrente "dall'alto" dia sempre meno ascolto a quella "dal basso", risultando nella progressiva nascita di un gigante dai piedi di argilla.
Io utilizzo molto come esempio la cerchia di sviluppatori del kernel, ma le mie considerazioni si applicano indifferentemente a moltissimi altri progetti (vedasi a titolo esemplificativo Gimp e alcune scelte a dir poco bislacche fatte dagli sviluppatori Ubuntu).

Concluderei dicendo che secondo me l'unico modo per far si che la testa del gigante ricominci ad ascoltare anche le altre parti del proprio corpo è farsi sentire, a iniziare dalle segnalazioni e dalle "proteste" che possiamo fare.
Come giustamente ha fatto osservare Dario Freddi con le parole che ho citato in alto.


P.S. Vi farei notare che il discorso sulla "partecipazione attiva" si applica paro-paro all'attuale situazione della politica italiana (leggasi: "prima di condannare i politici, pensiamo a quanto siamo disonesti ogni giorno nel nostro piccolo noi tutti cittadini italiani").

Thursday, September 20, 2007

Open source is makin' me loose my temper

UPDATE:
Try InkScape: is way much better than Gimp when it comes to editing box, lines, gradients and, in general, simple linear patterns.
(But it's buggy, too... grrrrr!)

ORIGINAL:
Pleas someone tell them to simply make Gimp work: I've spent the last 40 minutes trying to draw 3 (T-H-R-E-E !!!) bands on the upper right corner of an A4.

Selections that, when moved, move the entire layer instead of just what they are meant to select (why call them "Selections" if they don't "select"?!?), the ridiculous elaboration speed of a "Fill" operation (I was simply filling the entire A4 surface with a plain colour and it took me about 5 seconds!), the total absence of a "transform selection" command (instead, you have to play with mysterious options of the transformation tools option-box)... and other frustrating ones.
And someone dares to compare Gimp to Photoshop!!!

Please "open-source guys", less buzz-words, less auto-contratulating on minimal things, less religion wars, less "Winzozz" and "M$"; please start taking your work seriously, and stop harming users with your incompetence!

Tuesday, September 18, 2007

Giusto!

Erano proprio le parole che stavo cercando:
"Dobbiamo non solo esercitare per primi la correttezza e la moralità che pretendiamo dai politici, ma, soprattutto, dobbiamo avere il coraggio di pretenderla e imporla, nel nostro piccolo, anche nel quotidiano."

L'intervento completo di Alberto Leone lo trovate a questo indirizzo sul suo blog.

Thursday, September 6, 2007

Le antiche tradizioni possono convivere con le nuove tecnologie

Da PuntoInformatico.it: "Nepal, capre salvano un Boeing".

Commento:
Tralasciando molti degli ironici commenti che si potrebbero fare... solo io vedo questa meravigliosa (sul serio!) commistione tra progresso e tradizioni?
Credo che le due cose possano essere conciliate e credo anche che questo caso sia una prova di ciò.
Inviterei tutti a provare a guardare questa cosa da un'ottica "relativa": proviamo cioè a pensare a quanto una simile notizia possa avvicinare chi ancora vive nel secolo scorso (persone con un'età magari anche molto avanzata, per esempio) al "nuovo secolo" fatto di aerei, globalizzazione, computer e tutte le nuove tecnologie.
Secondo me per un'anziana signora indiana "credere" che anche le nuove tecnologie "obbediscono" ai suoi antichi dei non può che far aumentare la di lei fiducia nelle nuove tecnologie e nel "nuovo mondo che avanza".

Non trovate anche voi?


P.S. Inoltre gli aerei, così come anche noi, non sono poi così tanto nuovi... anzi: in un mondo che cambia così velocemente il "nuovo" invecchia più rapidamente di quanto non faccia il "vecchio".