Saturday, January 19, 2008

SENZA TITOLI

A vedere quel che sta succedendo in Italia, gli attacchi ormai plateali alla magistratura, l'imbecillità di chi vorrebbe che i Napoletani si aiutino da soli (dimenticando che le montagne di spazzatura lì ce le hanno sotto casa anche E SOPRATTUTTO le brave persone e non i disonesti e i camorristi), i vari cartelli e le varie multinazionali che alzano i prezzi strangolando la povera gente e ammazzando i propri operai, a guardare tutto questo un solo sentimento dovrebbe essere rimasto alle brave persone (credo poche) rimaste in Italia: l'indignazione.

Ma mi rendo conto di chiedere troppo. Infatti quello che rimane è invece un senso di impotenza, una disperazione cronica e la sicura, certa e ineluttabile sensazione che le cose ci stiano scivolando di mano verso un punto di irrimediabile non ritorno.

Ma l'italiano medio (me compreso) non si rimbocca certo le maniche, men che meno si prepara a fare sacrifici e di sicuro non abbozza nemmeno l'idea di mettersi in discussione.
No, l'italiano medio fa spallucce: "cosa posso farci io?", "se lo stato ruba a me io rubo a lui", "io i napoletani non li aiuterei neanche morto", etc...

No, ma dico: vi rendete conto?!? Siamo a questo punto e ancora aspettiamo che tutti questi problemi si risolvano da soli come per magia, o che, peggio ancora, li risolva chissàchì-dotato-di-chissàquali-superpoteri...

Lo volete sapere chi deve risolvere la cosa (non che non lo si sappia anche fin troppo bene s'intende: semplicemente non lo si vuole accettare) ?

Noi, NOI, N-O-I

Bene, adesso che l'ho scritto non ho più scuse neanche io.

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