Ridi Pagliaccio

E venite pure ad esultarmi sotto il muso
Pagliacci!

Io vi canterò "Ridi",
"Pagliaccio"
Anche se poi, come nell'aria,
saprò che da ridere poco è rimasto

Io poi proprio non riderò,
non oggi;
non di me;
ne di voi

Soprattutto non di voi,
chè son tutto rabbia e livore,
tronfi e grassi come siete;
ben in alto assestati

E se poi questo non fosse già troppo,
sempre più in alto vi tirate
e non vi accontentate mai di aver preso
a noi che si sta in basso

Verrà il giorno
che anche noi pagliacci si rida di nuovo?
Opinioni non ne abbiamo...
Ideali forse


P.S. Ora, siccome mi piace dire le cose come stanno, la dedico agli innumerevoli berlusconiani che in questi giorni mi sfileranno davanti con i loro sorrisi tronfi.
Io dal canto mio mi limiterò a un sorrisetto di accondiscendenza, come si usa fare.
O magari, se vi reputerò abbastanza intelligenti, vedrò di ignorarvi completamente.

P.P.S. A ben pensare poi la dedico a me e a chi ne capisce qualcosa. I berlusconiani, detto volgarmente, si fottano.